Essendo di base tecnica la mia professione si è sviluppata in primo luogo approfondendo le competenze scolastiche col fine di arrivare ad essere una figura professionale ben determinata ed il più possibile completa: progettista di automazioni industriali.
In secondo luogo, seguendo quelle che sono le mie caratteristiche innate, con curiosità, molta passione e dedizione ho cercato di conoscere tutto quello che ruotava attorno alla mia mansione.
Non ultimo devo essere riconoscente ad alcune persone che hanno visto in me del potenziale e che mi hanno dato tutti i mezzi e le opportunità per svilupparto. Tra questi in particolare il mio primo direttore tecnico ed il direttore di stabilimento che ho incontrato nella mia seconda esperienza professionale che sfuttando il mio interesse per l’informatica mi ha introdotto al mondo della produzione ed a tutto quanto connesso.
Quindi al mondo della produzione e della gestione dello stabilimento, ad essere onesto ci sono arrivato quasi per caso, perchè finchè non ho trovato una persona che ha creduto in una parte delle mie capacità ed in un certo senso non ha cercato di usarmi per raggiungere un suo scopo, io non sapevo neanche esistesse la mansione del direttore di produzione.
Originariamente i miei studi ed i miei progetti avevano come obiettivo quello di costruire una solida preparazione tecnica di base per potermi inserire nell’ambito della meccanica in generale come disegnatore progettista. Ho sempre avuto il pallino dei macchinari in genere e pur non avendo un obiettivo ben preciso in tl senso, ho quasi involontariamente iniziato nel settore che poi era il più adatto alla mia mente: l’automazione industriale. Fino a quel momento non ne conoscevo neppure l’esistenza ma non era probabilmente neanche il periodo. Mi piaceva la meccanica ma non sapevo si potesse legare con l’elettronica e l’informatica. Lo scopri negli anni e lo sto scoprendo ancora adesso.
Dopo qualche anno in ufficio tecnico e dopo aver meglio messo a fuoco il mio obiettivo e creato delle solide basi pratiche, ecco l’opportunità: un buon informatico con ottime competenze tecniche perchè non provare a confrontarsi con l’ambito produttivo ? Ovviamente la “leva” per allargare la fessura è stata, ancor prima della competenza l’attitudine, in ambito informatico e di fatti la prima missione nel mio nuovo posto di lavoro è stata quella di implementare il sistema informativo di gestione della produzione. E qui devo dire di essere anche stato molto fortunato in quanto essendo l’azienda in ristrutturazione, oltre al semplice corso per imparare ad usare il programma gestionale, ho avuto la possibilità di frequentare corsi sulla programmazione della produzione secondo logica MRP 2. Non solo; chi mi ha fatto il corso per l’utilizzo del gestionale era un ex direttore di stabilimento che aveva creato i moduli MRP e CRP del software che stavo imparando ad usare.